L'ARTE RENDE TANGIBILE LA MATERIA
DI CUI SONO FATTI I SOGNI

 

Genere: thriller psicologico


Durata: 90 minuti


Divieti: Per tutti


Autori:
Soggetto: Alessia Vegro
Sceneggiatura: Alessia Vegro
liberamente ispirato al romanzo omonimo di Accursio Soldano


Produzione: Moviestart Production

Regista: D. D.


Interpreti principali: Nino Frassica, Roberto Siepi, Emanuela Mulè


Distributore Italiano: Movistart Production


Rivendite estere: Moviestart Production

 

Soggetto: Il fondale marino è un luogo di quiete in cui il cinquantenne Alfredo vuole perdersi. Per sempre. Ma il fato ha deciso diversamente e l'uomo, in forte crisi depressiva dopo la scomparsa della moglie, viene ripescato da una coppia di pescatori. Il tentativo abortito ha però un seguito. Alfredo è pronto a gettarsi dal tetto dell'ospedale in cui è ricoverato per accertamenti a seguito della sua disavventura subacquea. Per la seconda volta, l'uomo viene salvato, in questo caso, da una donna sconosciuta. Vorrebbe essere lasciato in pace, immergersi nella sua depressione mentre il mal di testa che lo affligge si fa sempre più forte e il fratello Gianni si prende cura di sua figlia Teresa. Ma né la sconosciuta né, tanto meno, una coppia di carabinieri, gli concede la desiderata pace. La prima, infatti, sembra rapidamente trasformarsi in una stalker che lo perseguita per spingerlo a ricordare e affrontare gli accadimenti della notte in cui è scomparsa la moglie e, al tempo stesso, per risvegliarlo alla vita quotidiana, ricordandogli quanto la figlia abbia bisogno di lui. Da parte loro, i militari non sono completamente convinti della versione ufficiale della storia. Non reputano credibile che la sparizione di Greta e la contemporanea aggressione ai danni di Alfredo non siano strettamente Collegati. Appena possibile, Alfredo lascia l'ospedale solo per rifugiarsi in spiaggia, in una pace chimica data da pastiglie contro il mal di testa mescolate con alcool. Ma la fuga non è sufficiente per sparire anche dal radar della sconosciuta, che lo raggiunge anche là e che appare un distributore ambulante di aneddoti. Quasi ogni argomento affrontato, infatti, le fa tornare in mente vecchie esperienze vissute. Non se ne meraviglia, Alfredo, abituato a sua volta a ricorrere a delle piccole narrazioni per spiegare la vita alla figlia Teresa. E sembra non fare neanche caso al fatto che tutte le storie della sconosciuta hanno un sapore di “conosciuto”, di “già noto”. Nel frattempo l'indagine per far luce sull'accaduto e, se possibile, riportare Greta alla sua famiglia, prosegue e anche Alfredo ha l'impressione di portare avanti la sua. La testa gli sembra sempre sul punto di esplodere, come se i ricordi rimossi quella notte premessero contro il cranio per tornare alla luce. Ed è esattamente quello che fanno. Giorno dopo giorno, incontro dopo incontro, nella testa dello chef vanno riformandosi immagini di quanto accaduto sulla scogliera, dal litigio con la moglie alla sua caduta dal dirupo alla ricerca di Aiuto da parte di Alfredo che, però, termina quando l'uomo viene aggredito nel suo stesso ristorante, con lo shock che gli provoca un'amnesia globale transitoria Ora il quadro è completo e al cuoco non resta che decidere cosa fare: vivere da uomo libero ma prigioniero dei suoi sensi di colpa o prendersi la responsabilità di quei pochi attimi che hanno segnato la fine della vita come l'ha sempre conosciuta? Basta un attimo per cambiare drasticamente il corso delle nostre vite. Un attimo in cui possiamo compiere un atto con premeditazione o, al contrario, fare un errore che pagheremo a lungo. Alfredo rientra nella seconda categoria: non voleva, non l'aveva pianificato. In fin dei conti tutto quello che ha fatto è stato avanzare verso la moglie che, per ritrarsi, è precipitata trovando la morte. E non vorrebbe neanche nascondere l'accaduto, Alfredo. Ma la mente gioca scherzi strani e, semplicemente, lo nasconde dai ricordi coscenti. E' qualcosa di più profondo, l'inconscio, nascosto dietro le sembianze della Sconosciuta, che potrebbe anche chiamarsi Coscienza, a bussare con prepotenza per portare a galla la verità. Il venditore di attimi mostra un conflitto esterno tra una coppia di personaggi che altro non è che il conflitto interiore dello stesso Alfredo man mano che inizia a ricordare come la moglie è morta e come lui può reputarsi colpevole. Ed è una storia di riscatto perchè il protagonista accetta la sua responsabilità, decide di pagare per quelle colpe frutto di una decisione sbagliata e presa in un attimo e diventa un esempio di correttezza per l'unica persona di cui ancora gli importa davvero, la figlia Teresa. Il venditore di attimi ci ricorda che la vita ha tanti modi per tessere i fili e a volte le così dette casualità non sono altro che occasioni per intraprendere un percorso diverso, di riscatto.

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